Nota di AMICA: condivide l'alternativa e la fa sua, proponendola con una sua opposizione.Pure ATA (Associazione traffico e ambiente) suggerisce e la propone nel suo Quaderno 21, settembre 2022, Bellinzona per le biciclette, a pag. 29 e 33, e a pag.12 con le foto 11 e 12.

Idee alternative per la ciclopista

Un opponente indica un tracciato più sicuro e alcune strutture ludiche per la popolazione

  • laRegione
  • 26 Jan 2022
  • di Marino Molinaro

REGIONEVia Retica: qui è prevista la ciclopista intercantonale proveniente dalla Mesolcina. Una decina le opposizioni

Opporsi a un nuovo progetto per difendere i propri interessi. Oppure in alternativa opporsi per difendere, con spirito costruttivo e propositivo, non solo (o per nulla) i propri interessi ma soprattutto (o soltanto) quelli della collettività. È questa seconda via che un abitante di Castione ha imboccato nei giorni scorsi inoltrando opposizione al Consiglio di Stato contro la parte castionese di ciclopista intercomunale e intercantonale fra la locale stazione Ffs/Tilo e Lumino lungo il tracciato dismesso della Ferrovia retica che attraversa in obliquo l’abitato; opera, ricordiamo, che proseguirà poi verso la Mesolcina coinvolgendo i Comuni di San Vittore, Roveredo e Grono la cui popolazione ha approvato in autunno il finanziamento di loro competenza. Un’opposizione quella di Fabrizio Falconi, co-fondatore dell’Associazione per il miglioramento ambientale di Castione, che va ad aggiungersi a quelle inoltrate dall’Amica stessa, di cui Falconi è tutt’oggi membro di comitato, e da una decina di privati i quali intravedono criticità puntuali nei pressi delle rispettive proprietà. Con un approccio collaborativo Falconi – tecnico edile in pensione con conoscenze di pianificazione, tanto da aver contribuito ormai alcuni decenni or sono all’elaborazione del Piano regolatore di Castione – non solo contesta la soluzione individuata dai servizi cantonali ritenendola troppo pericolosa per chi si sposta pedalando, ma mette sul tavolo un percorso alternativo di qualità che a suo dire risolverebbe alcune criticità. Il tutto aprendo inoltre a nuove opportunità, a favore della popolazione, lo spazio lasciato libero dall’ex Ferrovia che andrebbe strutturato per il tempo libero.

Tragitto ‘in conflitto con cinque strade’

Nella premessa Falconi evidenzia la debolezza contenutistica della zona industriale situata a sud della linea ferroviaria Ffs e caratterizzata da insediamenti che sollevano polvere frenando così, per motivi tecnici, l’arrivo di altre attività a valore aggiunto. Infatti le Ffs hanno previsto le nuove Officine non a sud ma a nord dei depositi di inerti, così da evitare effetti negativi causati dalle frequenti turbolenze ventose. In linea generale, scrive poi l’opponente, “malgrado le buone intenzioni di pianificazione, a Castione manca una lettura profonda e concreta della realtà e del territorio, una visione della situazione in cui ci si trova”. Andando poi al sodo, afferma che la proposta di pista ciclabile “entra in conflitto” con due strade cantonali a forte percorrenza e tre comunali dove i ciclisti “tenderanno a forzare l’attraversamento per evitare l’attesa”. Piccola parentesi: una delle strade citate è la ‘famosa’ via Cantonale di competenza comunale (quella che dalla rotonda della Coop va verso Claro) i cui lavori di sistemazione viaria si sono ultimati recentemente rispecchiando le proposte fatte dallo stesso Falconi oppostosi negli anni a quelle dei tecnici del traffico a suo tempo incaricati, senza successo, dal Municipio di Arbedo-Castione. “Discutibile e pericoloso – scrive Falconi nell’opposizione – è il fatto che in un solo chilometro la pista ciclabile attraversi ben cinque strade di cui tre di grande traffico”. Parliamo di via San Bernardino da e per Lumino in corrispondenza all’entrata della zona industriale, di via delle Scuole, della parte finale di via Cantonale e di via San Gottardo in prossimità della stazione. Inoltre all’incrocio con via delle Scuole il piccolo manufatto risalente all’ex Ferrovia retica, che non verrebbe demolito, “toglie la visibilità e l’incidente è dietro l’angolo”. Pure criticato il fatto che nel primo tratto in entrata da via San Bernardino e fino all’incrocio con via delle Scuole è previsto uno slargo dell’ex tracciato ferroviario per consentire l’accesso dei bus scolastici (oggi transitanti in Carrale di Bergamo), andando però a occupare parte del sedime delle Elementari previsto per l’ampliamento del complesso scolastico, il cui progetto come si ricorderà è contestato dal vicinato e dall’Amica stessa.

Costeggiare l’A13 o la Moesa in sicurezza

E qui arriviamo alla soluzione alternativa di Falconi che aggiunge quattro elementi nuovi. Per la ciclopista suggerisce un tracciato privo di incroci con strade principali e secondarie. Due la varianti indicate: provenendo da Lumino, all’altezza della palestra Gimnasium anziché immettersi a destra sull’ex tracciato ferroviario si svolterebbe a sinistra; qui nella prima variante si costeggerebbe l’autostrada A13 sul lato destro per poi giungere nella zona dello svincolo e tramite l’esistente sottopassaggio del campo sportivo immettersi sulla ciclopista (via Cerinasca) che sale da Molinazzo e porta alla stazione Ffs/Tilo di Castione; nella seconda variante si passerebbe sotto l’autostrada usando il sottopasso esistente per poi raggiungere, come la prima variante, il campo sportivo.

 

 

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