Un bel tacer…. Questa lettera non è stata rifiutata da La Regione (08.11.12)
IL DOCENTE IN QUESTIONE E UN CONSIGLIERE COMUNALE E SCRUTATORE DEL MEDESIMO CONSESSO
Dopo l'attacco verbale di un municipale di Arbedo-Castione che accusava l'Associazione AMICA di mentire e di essere in malafede, tocca ora a un consigliere comunale( La Regione, Il dibattito, del 25.10.12) e pure docente, autodefinendosi anche “pianificatore,” chiamarci ipocriti moralisti (e in malafede). Rimandiamo al mittente con gesto elegante le parole più gravi.
Guardiamo i fatti: Castione non ha bisogno di spostare locali a luci rosse dall'abitato alla periferia, poiché l'unico esercizio di questo tipo si trova già ai confini del Comune (per la gioia dei vicini abitanti di Claro). Semmai tale necessità è sentita da altri. Il consigliere comunale e il municipio insieme non hanno niente di meglio da proporre che spostare le lucciole (e gli altri insetti al seguito) nel territorio di Castione? Ed è così difficile capire perché gli abitanti di Castione non accettano di buon grado quest'idea? Ci è parsa, per contro, una”punizione” per Castione” che si è permesso di dubitarne
La preoccupazione è reale e giustificata, i fatti ci danno ragione. La Regione del 19.06.2009”informa del pestaggio tra bande rivali per il controllo dell’allora Motel di Castione, interpellato il sindaco dichiara che la prostituzione in sé non illegale e afferma quindi in merito a questi fatti…. “da quanto ho letto e sentito, la rissa di mercoledì non ha comunque niente a che vedere con la prostituzione ma con quello che le gravita attorno”, puntualizza De Carli.(sic)
La decisione presa con voto bulgaro in CC, senza una vera discussione e nessun dubbio sugli effetti collaterali - nessun appunto contraddittorio - ci sembra un’anemica mancanza di democrazia. Si che la cronaca ne parla ormai giornalmente informando dei fattacci, delle brutalità che gli altri “insetti” fanno subire alle “artiste”: sì, artiste come si è sentito dire in aula. Di questo niente di niente. Pure il Consiglio Federale se ne sta occupando, che sia anche lui in malafede?
Destinare 14 mila metri quadrati di terreno, oltretutto pregiato, alla prostituzione (parliamo di alcuni campi di calcio!) è assurdo, se si pensa che per lo svago dei giovani e degli anziani a Castione vi siano solo pochi metri quadrati nello scantinato delle scuole elementari!: dopo prematura morte della "città-mercato", il municipio vuole forse una "città-bordello", un "megastore del sesso"? Al pensiero dell'immagine che daremo del nostro Cantone oltre frontiera e San Gottardo, dovremmo rabbrividire tutti. Nel frattempo, dimenticato lo slogan "Siamo tutti Iemi!" il municipio ha imparato a urlare in coro "Siamo tutti Giulini!": attendiamo con terrore il prossimo slogan.
Perché mai Arbedo-Castione dovrebbe proporsi come il primo Comune interessato non ad allontanare ma ad attirare la prostituzione? Lo può indicare signor maestro? Fa specie che proprio il signor docente, che come insegnante è chiamato a trasmettere ai giovani i valori più alti che una società esprime, non si profila contro l'esercizio della prostituzione che, di là da ogni facile e ipocrita moralismo, non può essere in alcun modo condiviso. Da parte sua ci saremmo aspettati un deciso rifiuto di una pratica fondata sull'umiliazione, la violenza e lo sfruttamento delle donne. Chi è ipocrita? Noi o chi cerca di nascondere il problema in un angolo, lontano dalla vista, meglio se a casa dei vicini?
In ogni caso, noi continueremo a impegnarci affinché nelle decisioni che contano i cittadini possano dire la loro come la legge permette.
PS: Castione e Arbedo sono un solo Comune, signor consigliere comunale, quindi i votanti non saranno solo i 700 iscritti in catalogo di Castione. Si è dimenticato, forse? Se avrebbe taciuto…..!!
Associazione AMICA:
Ecco il dotto articolo di un insegnante al quale affidiamo il nostri giovani. Di che cosa parlerà.
Forse avvrà delle esperienze in merito?
Clamoroso: Bellinzona deciderà per la zona industriale di Castione!
Di Claudio Castelnuovo, consigliere comunale Plr, Arbedo – Castione.
( Docente di scuola elementare ndr)
La Regione Ticino, 25.10.2012
La disinformazione è di casa. Ovunque e non di meno nel nostro Comune. La nuova pianificazione del comparto industriale di Castione crea non pochi surriscaldamenti d'animo, ma spesso la verità viene travisata per questo quell'interesse. Sta di fatto che col novo assetto pianificatorio si regolarizzerà una volta per tutte I'assetto della zona industriale di Castione, in modo che, dopo tutti gli investimenti fatti da parte del Comune, questa possa finalmente decollare. Dopo decenni di accordi e disaccordi con lo Stato e di litigi fra le parti finalmente anche da questo punto di vista la situazione si è regolarizzata e si potrà finalmente rendere la zona più decorosa e più produttiva. Bisogna comunque rendersi conto se si perdesse questo treno voltandogli le spalle, questa opportunità non ci sarà più di sicuro. Tutto rimarrà com' è fintanto che la Grande Bellinzona deciderà per noi cosa e come riorganizzare la zona e i 700 votanti di Castione rimarranno da soli a contrastare gli altri 20'000. L'opportunità di riassettare rispettando le esigenze,in caso di un'aggregazione, andrebbe così a cadere definitivamente.
Un punto dolente toccato dagli oppositori è la creazione della zona a luci rosse'.La legge sulla prostituzione, tutti ormai lo sanno, qualifica Ia prostituzione in Svizzera come un lavoro parificato agli altri. Una semplice domanda di costruzione e chiunque può edificare un locale a luci rosse ovunque lo desideri, basta che rispetti criteri come ad esempio la lontananza relativa alle abitazioni. Nel nostro Comune, ad esempio, diverse grandi zone sono in questo momento “papabili' per una pianificazione selvaggia di locali adibiti alla prostituzione: tutto il quartiere di San Paolo,tutta la zona in cui si trova il Garage Music, tutta la zona in cui è ubicato anche il Motel Castione ed evidentemente tutta la zona industriale di Castione.
Tutto è però provvisoriamente bloccato fino a quando sarà decisa dal Consiglio comunale la nuova pianificazione. Alla popolazione dei contrari al progetto in votazione non è stato detto tutto questo e, specialmente, che con la creazione che zona a luci rosse controllata e realizzata in accordo con le autorità competenti dello Stato e con la Polizia cantonale, tutte le altre zone verrebbero a cadere e non sarebbe più possibile utilizzarle, come tuttora a scopi di prostituzione!! Ricordiamoci che gli imprenditori della prostituzione stanno proprio aspettando la decisione del Consiglio comunale per inoltrarle loro domande di costruzione alle quali nulla e nessuno potrebbe più opporsi.
Ma i bacchettoni della morale non si rendono nemmeno lontanamente conto di tutto questo: dicendo no alla zona luci rosse controllata ci si tirerebbe unicamente la zappa sui piedi e i locali fiorirebbero semplicemente in ogni dove Ancora una volta si travisa la verità riempiendo la gente di bugie o di falsi moralismi ai quali non tocca sicuramente a noi pianificatori rispondere e dare un giudizio.
Creando questa zona saremmo semplicemente avanti di un paio di anni su-gli altri comuni ticinesi che seguiranno,volenti o nolenti, le nostre tracce se non vorranno trovarsi, nel loro Comune,una miriade di locali sparsi ovunque e di difficile controllo.