Convenzione del 9.000.000 di fr per Stadio

 

Accesso convenzione stadio 2 negata dal municipio

"Forse stanno aspettando i 9 milioni come gli uccellini nel loro nido a bocca aperta."

L'associazione AMICA ha preso atto che l'accesso ai documenti è stato negato perché la procedura è ancora in corso e ciò in base ad una nostra precisa richiesta d'informazioni di due settimane fa dopo aver appreso dalla stampa di una possibile esistenza di un tale documento. A tale proposito l’associazione AMICA valuterà prossimamente i passi da intraprendere per ottenere il documento è renderlo accessibile al cittadino dal punto di vista della trasparenza.

Per di piu' ci si chiede che tipo di procedura sia in corso fermo restando che la legge sulla trasparenza dello Stato (LIT) menziona che ciò è il caso quando vi siano aperte delle procedure civili, penali, arbitrarie e amministrative. Se ciò fosse confermato, ci si chiede il perché il municipio non abbia informato, dapprima il legislativo e/o la commissione della gestione, e in seguito tutta la popolazione dell'esistenza di procedimenti in essere perché la stessa LIT disciplina la possibilità e forse l'obbligo dell'informazione attiva. Questo significa che crediamo sia stato d’obbligo quindi informare tutta la popolazione di tale documento/convenzione in quanto, come appresi dai media, l'entità' finanziaria per il comune è di una certa rilevanza.

Non appena avremo altre notizie, vi terremo informati...


BIMBO CHE GIOCA

RISPUNTA LO STADIO

 VERSIONE GIORNALE


Incontri ravvicinati

L'associazione AMICA a preso atto dai quotidiani, Corriere del Ticino del 13.04.2017 e Regione del 14.04.2017, che il Municipio di Arbedo - Castione avrebbe intavolato degli incontri e stipulati contratti con il promotore, ex-granata o con persone a lui riferibili, allo scopo di ripresentare il noto centro sportivo calcistico. Castione, e non solo Castione, é rimasta stupita nell’apprendere la notizia dai media nel modo descritto negli articoli. È noto pubblicamente che questo promotore ha avuto vicissitudini fallimentari di milioni di CHF con la squadra di calcio Bellinzona e vicende giudiziarie nel Cantone Grigioni. A questo proposito l'associazione Amica si chiede a buon diritto, con il presente comunicato, se l'esecutivo comunale abbia agito con la necessaria attenzione come esigono le leggi cantonali , prima con definizione e in seguito la stipulazione dei contratti. AMICA, sempre in ottica prudenziale, e trasparenza nell’ottica dei poteri pubblici nei confronti della popolazione, chiede se queste trattative e successive stipulazioni di contratti sia stata da subito coinvolta anticipatamente e preventivamente la commissione della gestione comunale poiché trattasi di importanti contratti per cui la cittadinanza è direttamente coinvolta. Per di piu' mal si comprende il motivo per cui l'esecutivo comunale avrebbe sottoscritto e rinegoziato una convenzione con terze entità economiche per un finanziamento di un cavalcavia e altre spese non note senza il rispetto dell'applicazione dell'art. 13 LOC (legge organica comunale) il quale prevede che simili convenzioni devono seguire l'inter di presentazione di messaggio municipale al Consiglio comunale per approvazione e la conseguente possibilità di referendum e rimedi di diritto vista che la convenzione supera ampiamente eventuali deleghe di competenze municipali.

Non da ultimo l'Associazione AMICA, avvalendosi della legge cantonale sull'informazione e trasparenza (LIT), ha richiesto tutta la documentazione degli ultimi accordi intrapresi con i contratti stipulati concernenti la promossa e il modo di finanziamento per la realizzazione dello stadio perché; la popolazione di Arbedo - Castione ne è coinvolta.

Quando avranno le risposte a questi quesiti e non appena in possesso della documentazione a livello ufficiale gli aggiungeremo a questo scritto. Speriamo che la commissione della gestione sia stata anche informata e che le procedure di prassi ( rapporti, messaggio) siano in opera.

Il Comitato AMICA

Castione, 18 aprile 2017.


25 aprile 2017. Niente soldi, niente stadio?CdT

 

Castione Niente soldi, addio stadio?

 Non sono stati versati nemmeno ieri i 9 milioni necessari per costruire il cavalcavia Ormai inevitabile a questo punto l’abbandono della trattativa con la società inglese

 Alan Del Don - CdT 25.04.2017

 Vladimiro ed Estragone hanno atteso inutilmente per giorni il fantomatico signor Godot, nella celebre opera teatrale di Samuel Beckett. Il Municipio di Arbedo-Castione da almeno quattro mesi sta aspettando che il misterioso industriale italiano, alla testa di una società inglese, versi l’acconto di 9 milioni di franchi indispensabile per ridare slancio all’iter per la realizzazione dello stadio di calcio in zona industriale. Ieri l’Esecutivo si è riunito per la consueta seduta settimanale. Bocche cucitissime, ma stando a nostre informazioni la somma (che in realtà avrebbe già dovuto essere sbloccata venerdì scorso, termine esatto dell’ultima proroga concessa all’investitore raccomandato dall’ex presidente granata Gabriele Giulini) non sarebbe stata stanziata. E adesso, cosa succede, vi starete chiedendo? Il sindaco Luigi Decarli mercoledì scorso ci aveva detto che in mancanza dell’anticipo l’accordo sottoscritto fra le parti era da considerare nullo. L’autorità, insomma, non sarebbe intenzionata a concedere nuove scadenze a chi non ha rispettato le precedenti. I soldi, infatti, erano attesi dalla fine del 2016, come abbiamo anticipato lo scorso 13 aprile rivelando in esclusiva la trattativa in corso da diversi mesi fra il Comune e la società con sede a Londra sul cui nome vige sempre il massimo riserbo.

Il precedente contratto sottoscritto con Giulini

La realizzazione del cavalcavia a sud del comparto di Castione è la conditio sine qua non per la costruzione dello stadio. L’Esecutivo e gli interessati all’infrastruttura devono infatti trovare un accordo per la partecipazione di questi ultimi ai costi di urbanizzazione accresciuti correlati al Piano del traffico e per l’edificazione, appunto, del nuovo allacciamento della zona ad ovest della linea ferroviaria. Il Comune può chiedere un contributo finanziario ai privati in virtù della Legge sulle strade e della Legge sullo sviluppo territoriale. Nel contratto di diritto pubblico sottoscritto il 23 ottobre 2012 fra l’ente locale da una parte e l’allora Associazione calcio Bellinzona SA e la Daiticino 2011 SA dall’altra – Gabriele Giulini era il presidente della prima società ed è tuttora l’amministratore unico della seconda – i costi per queste opere erano stati fissati in 6 milioni di franchi. Ora, come visto, sono saliti a circa 9. Prima però di armeggiare con il piccone occorre attendere che il Tribunale cantonale amministrativo si esprima sui ricorsi che bloccano la pianificazione.


Castione Stadio, ora spunta la pista inglese

Una società di Londra è in trattativa con il Municipio per realizzare l’impianto previsto dalla pianificazione Ma le garanzie da 9 milioni promesse entro Natale dalla cordata al momento non sono ancora pervenute

Alan Del Don

CdT 13 aprile 2017

 

Nell’uovo di Pasqua i cittadini di Arbedo-Castione potrebbero ritrovare lo stadio. Non è uno scherzo del 1. aprile a scoppio ritardato. Stando a quanto appreso dal Corriere del Ticino da fonti legate al mondo calcistico e finanziario, una società con sede a Londra sarebbe in trattativa con il Municipio perché interessata a realizzare l’impianto sportivo multifunzionale ad ovest della stazione ferroviaria tuttora previsto dalla pianificazione. Nelle scorse settimane vi è stato un incontro fra le parti proprio nel Comune a nord di Bellinzona. Da un lato del tavolo c’erano quattro emissari della SAGL inglese e il loro rappresentante legale, dall’altro il sindaco Luigi Decarli. E, nel mezzo, una vecchia conoscenza del mondo del pallone ticinese e non solo: Gabriele Giulini . L’ex presidente dell’Associazione calcio Bellinzona (ACB) SA sulla base delle informazioni in nostro possesso avrebbe fatto da tramite tra la società britannica e l’autorità politica, ma lui personalmente non avrebbe nulla a che fare con l’edificazione dell’infrastruttura (si veda più avanti).

Il grosso punto interrogativo di tutta questa storia è che, al momento, mancano le garanzie finanziarie espressamente richieste dal Municipio. In pratica il consesso pretende dalla società del Regno Unito lo sblocco di una prima tranche di soldi che servirebbe per edificare entro un anno il cavalcavia a ridosso dell’autostrada (che consentirà di accedere al comparto di Castione e dunque allo stadio) nonché altre opere accessorie. Alla SAGL sarebbero stati chiesti 8-9 milioni di franchi, circa la metà della spesa complessiva. Il denaro avrebbe dovuto essere depositato su un conto bancario prima di Natale. Questo almeno quanto era stato promesso dagli emissari della cordata britannica. Ma fino a martedì sera del cospicuo gruzzolo non c’era traccia. L’attesa sta innervosendo l’Esecutivo, che vuole assolutamente evitare il ripetersi di una situazione già vista e purtroppo tuttora molto fresca nella sua memoria e pure in quella di molti tifosi dell’ACB rimasti delusi dai proclami giuliniani. Ecco perché alla società londinese è stata concessa un’ulteriore settimana di tempo per davvero dimostrare di voler fare le cose seriamente. In parole povere: si vogliono vedere le sterline o gli euro che siano.

Gabriele Giulini: «Io ad Arbedo? Libero di andare dove voglio»

In seno al Municipio le bocche sono cucite. Nessuno vuole o può parlare dell’argomento. Da noi contattato Giulini dichiara di «essere estraneo alla questione». Ma nelle scorse settimane è stato visto da più persone, ad Arbedo, uscire dalla Cancelleria accompagnato da altre persone, lo incalziamo. «Uno è libero di camminare dove vuole fino a prova contraria», risponde serafico prima di congedarsi in un battibaleno. Chi cade «dal pero o dal fico, faccia lei» è Renza De Dea , amministratrice unica della Bellarca SA, proprietaria dei sedimi sui quali la variante di Piano regolatore prevede il rettangolo verde. «Non ne so nulla. Lo apprendo da lei adesso. Giulini? A scadenze regolari si fa vivo, affermando che lui crede sempre nello stadio (la cui domanda di costruzione, ricordiamo, è stata nel frattempo ritirata; ndr.)», chiosa l’ex municipale di Locarno.

A parole non lo dice, ma si capisce che De Dea nutre ormai poca fiducia nei confronti del già uomo forte dell’ACB. Che in ogni modo, ribadiamo, nella trattativa in corso non avrebbe nulla a che vedere. L’imprenditore milanese ha soltanto presentato gli investitori all’autorità. Con ogni probabilità i britannici sono le stesse persone alle quali Giulini ha fatto riferimento durante il processo che lo scorso 24 novembre lo ha visto comparire di fronte al Tribunale distrettuale Moesa per una vertenza privata. Allora aveva annunciato che sullo stadio ci sarebbero state novità a breve. Si riferiva, forse, ai soldi che gli inglesi avrebbero dovuto sbloccare entro Natale, ma che sono a tutt’oggi nella plumbea Londra?

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