La Genesi di AMICA

 

Amica è nata da un gruppo di cittadini perché constatavano regolarmente, tutti i giorni, le difficoltà e pericolosità di spostamento sia a piedi che in bicicletta. Assieme hanno deciso di fare qualche cosa per por rimedio a questa situazione. Troppi, automobilisti, di fatto, creavano e creano tutt'ora un concreto pericolo. Troppi veicoli che circolano nell’abitato costretti appunto da una rete stradale non confacente e in troppi punti anche pericolosa. In aggiunta si è lasciato sviluppare un disordine edilizio. Case mono famigliari nascoste da palazzine che le soffocano. Non ci è stata, in sostanza, una seria pianificazione. Si è fatto quello che si voleva. La goccia che fece traboccare il vaso fu poi la costruzione della Coop che ha nascosto un intero quartiere di case mono e bi famigliari. Inoltre ha generato un traffico caotico che, a causa anche dello spartitraffico e delle due rotonde, viene quadruplicato sempre su questo tratto.

A Castione, negli anni passati, già si era fatto qualche cosa ma su temi puntuali come lo sfascia carrozze e l’inceneritore dei rifiuti, che furono spazzati via da una votazione popolare. I promotori, questa volta, si sono organizzati e hanno indetto una riunione informativa per un primo sondaggio d’opinioni. L’affluenza fu da record gente motivata e disgustata del degrado e dal comportamento indolente delle autorità diedero la loro adesione affinché si creasse un’associazione in difesa dei cittadini e dell’ambiente di Castione, si compose un comitato provvisorio, i promotori, che fu poi applaudito dall’assemblea dei soci costituenti il 24 giugno 2007.

 

AMICA è nata il 24 giugno 2007 da un gruppo di cittadini che sono attivati per contrastare il mal andazzo ambientale che regnava a Castione con un’adesione entusiasta di oltre cento cittadini. Il disordine viario, la trascuratezza urbanistica, i depositi auto e molto alto erano regnanti.

In passato non vi è mai stato un vero e serio piano urbanistico. Si modificava il PR alla “carte” favorendo così un vero caos edilizio. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la licenza edilizia e la relativa costruzione della Coop ubicata a diretto contatto con le abitazioni mono famigliari che si sono trovate, soffocate dal “mostro”. Questa situazione ha creato un vero disordine viario anche con la realizzazione dello sparti traffico su Via Cantonale e la costruzione di due rotonde che hanno quadruplicato il via vai delle stesse vetture che volevano raggiungere il centro commerciale. L’atteggiamento indolente delle autorità ha permesso quindi questo disordine. Già in passato sono stai rifiutati (referendum) diverse proposte d’insediamento di attività “sporche” (lo sfascia carrozze e l’inceneritore cantonale) sono state atti puntuali ma non hanno avuto un seguito. Ora la musica è cambiata, si è risvegliata la consapevolezza di essere cittadini partecipanti alla cosa comune e non solo “consumatori”.