Comunicato di AMICA

Ecco il comunicato stampa
19.8.2010
Comunicato stampa
Il Municipio di Arbedo-Castione, l'autorità cantonale e l'Azienda Elettrica Ticinese (AET), nel corso
di una riunione comune hanno affrontato e chiarito il tema della possibilità di realizzazione di un
lago a Castione. L'argomento ha tenuto a lungo banco su vari organi d'informazione e quindi nel
discorrere tra la gente, prendendo spunto da presupposti non sempre suffragati da elementi
oggettivi, ma talvolta influenzate da strumentalizzazioni di parte.
Il protrarsi di tale situazione può generare attese destinate a infrangersi con la realtà dei fatti ben
diversa da quanto sin qui dipinto e che qui precisiamo.
L'idea di uno sfruttamento idroelettrico delle "rapide" del fiume Ticino all'altezza della confluenza
con il fiume Moesa risale a metà del secolo scorso. Con una certa regolarità é poi stata d'allora
ripresa, ma le conclusioni sono sempre state negative già solo dal punto di vista della sostenibilità
economica.
In questo ambito l'ing. Geo Rathey che stava svolgendo in maniera indipendente un'analisi
paesaggistica avente per oggetto la progettazione di un lago artificiale, ha coinvolto AET.
Quest'ultima, che fa dello
sviluppo delle energie rinnovabili uno dei suoi obiettivi principali, ha dimostrato interesse al tema
poiché la realizzazione del lago poteva essere integrata con un impianto idroelettrico. Di riflesso
AET ha autorizzato e acconsentito a incaricare, beninteso a titolo gratuito, l'ing. Rathey affinché
integrasse il suo studio con un'analisi di fattibilità sulla realizzazione di un lago con annesso
impianto idroelettrico e più precisamente che:
1. valuti l'ubicazione ideale per la creazione di uno sbarramento,
2. calcoli la quota massima raggiungibile dal lago,
3. calcoli la superficie e volume del medesimo.
A tal proposito si precisa che AET non ha affidato mandato alcuno per la realizzazione di un lago.
Dopo aver approfondito la situazione AET, pur ribadendo di essere interessata alla costruzione dì
impianti rinnovabili, ha ritenuto che la realizzazione di un impianto idroelettrico annesso al
prospettato lago artificiale non fosse attuabile e questo per svariati motivi. Innanzitutto il progetto
non appare economicamente sostenibile considerati i costi complessivi per l'esecuzione dell'opera
(lago artificiale e impianto idroelettrico), a cui occorre aggiungere i tempi di realizzazione
particolarmente lunghi (si stima un periodo tra i 10 e i 20 anni). Nell'ambito del progetto
andrebbero inoltre affrontati alcuni importanti temi di carattere tecnico, ambientale e giuridico di
risoluzione assai difficile, per non dire improbabile.
Per il Cantone l'ipotesi di realizzare il lago é conflittuale in quanto incoerente con la pianificazione
e gli intendimenti sovra comunali acquisiti, che sono ancorati nel Piano Direttore cantonale. Dal
profilo ambientale, inoltre, la creazione di un bacino solleverebbe non pochi problemi, essendo la
vocazione naturalistica di tipo fluviale e non lacustre. L'ipotesi di un lago richiederebbe inoltre
costi sproporzionati per il rifacimento degli argini, lo spostamento della linea dell'alta tensione e
l'esproprio delle superfici edificabili potenzialmente toccate dal bacino.

Il Cantone ritiene dunque che l'indirizzo pianificatorio in elaborazione vada nella giusta direzione
in quanto mira ad una valorizzazione sia economica sia urbanistica del comparto di Castione che
già oggi figura nel piano regolatore come zona industriale.
Si ricorda che oltre al polo di sviluppo regionale d'interesse cantonale, il progetto pianificatorio
contempla la realizzazione di un'ampia area di svago golenale che si coniugherebbe con gli
analoghi intendimenti previsti a livello regionale, sulla sponda destra del Ticino che sarà
raggiungibile tramite una passerella ciclopedonale all'altezza del campo sportivo di Gorduno.
il Municipio ha da tempo informato i sostenitori del progetto del lago che l'inserimento del
medesimo
nell'attuale variante di Piano regolatore del comparto di Castione é improponibile in
considerazione delle
implicazioni che tale idea comporta che trovano conferma sia presso l'AET che l'autorità
cantonale.

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