L’OPINIONE
ARNALDO GIANINI*
PER CASTIONE QUALCHE RISPOSTA BISOGNA PUR DARLA


Castione, assurto in questi ultimi tempi a ombelico del mondo, è preso di mira da egregi mecenati, da salvatori della Patria, veicolatori di capitali, e chi più ne ha più ne metta: per Castione tutto questo corteggiamento va be­ne? Gli sarà utile? Veramente no: ne vediamo i motivi. Ora qualcuno si è accorto che esiste, tra mucchi di sabbia, terreni zuppi di non so che, uno spazio, un Eldorado insomma. Forse l’ultimo bastione, in Ticino, di terreno libero che dovrebbe essere adoperato per creare e produrre qualcosa di veramente buono. Pare che non sia così. L’attuale, così detta, zona industriale, è presa di mira dal caimano di turno che se ne vuole impossessare mostrando le sue fauci. Ora, nel periodo delle vacche magre, il guardiano del faro, inteso come amministratore pubblico, vedendo queste spaventose fauci molla l’osso e cede il pallino e si mette a portare le borse, il teodolite, la merenda, le bibite, e "voilà". La gente del luogo, organizzandosi in associazione, che non è politicizzata come qualcuno da stolto vuol far sembrare, ha finalmente capito la portata di questo insediamento fuori misura, fuori tempo e, specialmente, non utile a nessuno se non al caimano. Il gruppo di cittadini, che hanno dato forma a un’associazione che si dedica alla difesa della propria terra, non sono legati, come diceva Peppino De Filippo, a "nisciuno". Non sono in cerca di gloria ma ne dedicano gran parte del loro spazio libero senza soldo di presenza. Altre soluzioni erano possibili, sono ancora possibili, basta avere le capacità e la voglia di trovare una linea di condotta, fissare obiettivi concreti, insomma fare il vero interesse della famiglia comunitaria. Trovare la tavola già imbandita parrà più facile ma la gloria sarà subito passata e rimarranno le conseguenze. Il tema è ormai diventato di portata cantonale, e non poteva che essere così, sul nostro territorio stiamo subendo un collasso delle strade, inquinamento a bala e altro ancora. Lasciando fare, qui a Castione, questo sfacelo non farà altro che aumentare e peggiorare gli effetti. Le conseguenze le subiranno pure il Mendrisiotto e la Valle del Vedeggio che si vedranno passare sotto il naso, gli avventori della Città mercato e guarda, ultima novità, la splendida, terapeutica, umanistica zona di luci rosse a mo’ di Las Vegas. Passando all’acqua bassa e girando il capo dall’altra parte, per qualsiasi motivo, si tradisce il proprio Paese e si da licenza ai più furbi e scaltri che di generosità certo non abbondano. E allora. E allora sono croste, ma vere croste. Ora si vuol andare di fretta, si saltano pure le regole di legge, art. 32 e 33 della LALPL. Questo ci lascia basiti. I cittadini, perché cittadini sono, che hanno – come già detto – creato AMICA, la quale interagisce con i propri aderenti e con tutti quelli che sentono il problema, anche con il proprio sito web (www.amica-castione. ch) condividendo le preoccupazioni e denunciano quello che non quadra.
* Socio fondatore dell’Associazione Amica

CdT 17.11.10