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CASTIONE E LA RIFORMA DELLE IMPRESE III

Nel suo messaggio sul preventivo 2017 il comune di Arbedo – Castione ha fatto un accenno breve sulla riforma fiscale delle imprese III (nuovo metodo di imposizione delle imprese) che andrà in votazione popolare prossimamente a causa di un referendum riuscito. In quest’accenno il municipio ha posto l’accento sulla connotazione incerta sulle future entrate all’erario: se ne è accennato quindi solo per una questione finanziaria e non si è andato oltre. Ma cosa è questo nuovo metodo di calcolo delle imposte per le aziende? In cosa consiste? Per capire meglio ci si deve rifare su nuovi concetti concepiti dal G20 e OCSE a seguito della crisi finanziaria del 2008 in cui gli stati avevano grandi problemi finanziari anche a causa di complesse ottimizzazioni fiscali a livello internazionale. Questi concetti sono stati poi ripresi nel nostro diritto interno e per una parte importante conglobate nella riforma delle imprese III. Quindi gli utili dovranno venir tassati dove si creano, si tasserà in base all’effettiva organizzazione stabile d’impresa e non saranno più concepite delle forme societarie di agevolazione fiscale solo per una questione di piazza fiscalmente vantaggiosa. La conseguenza sarà il ritorno all’economia reale e il ritorno del principio dell’imposizione in base all’attività sostanziale (sul posto!) e di parità di trattamento tra imprese. Cambiamento epocale per tutti! A livello territoriale poi ciò implicherà una pianificazione incentrata sulle imprese reali ed anche su imprese ad alto contenuto tecnologico/intellettuale a cui verranno fatte importanti esenzioni per favorire un indotto economico qualitativo e durevole con la contemporanea promozione economica delle zone (per esempio per la zona industriale a Castione). La pianificazione dovrà vedere lontano e decidere a breve in questo senso. Infatti se la riforma III venisse implementata quasi per morte naturale tutta una serie di attività che avevano al centro la posizione privilegiata fiscale spariranno. Attività che avevano creato e creano problemi di traffico, di costruzioni precarie e cattiva vivibilità per i residenti (disordine edilizio). Se il cambiamento epocale dovesse arrivare il Cantone ed il punto strategico territoriale di Castione dovranno basare la loro pianificazione sull’economia reale unitamente ad altri concetti legittimi a livello federale che creeranno il territorio una preziosa risorsa. Per Castione (specie per le zone produttive) bisognerà cambiare totalmente l’indirizzo pianificatorio. Non fissarsi quindi su un “vecchio” che non verrà più e non tornerà più. Si dovrà, quasi per forza, collaborare con poli della scienza della vita (IRB) e/o sulla mobilità del traffico pubblico (centro di competenze delle officine)? Sfide e cambiamenti enormi che richiederanno grandi sacrifici e preparazione. Le generazioni future ne saranno però grate in quanto erediteranno economie di scala solide e non precarie con il rischio di sparire alla minima turbolenza esterna!

Cattaneo Davide, Castione membro di comitato AMICA.