Giornale del Popolo-23 marzo 2011/Ticino
DIBATTITO Gabriele Giulini e Giorgio Giudici concordano sui due impianti
Uno stadio unico in Ticino?
«Soluzione impraticabile!»
MAG
In una serata organizzata a Tenero, il presidente granata e il sindaco di Lugano non hanno dubbi, ci potranno essere solo due moderne arene calcistiche cantonali. E anche con una “visione” diversa.
Un unico stadio in Ticino per Bellinzona e Lugano?«È una soluzione impraticabile». Giorgio Giudici, sindaco di Lugano e Gabriele Giulini, presidente del Bellinzona calcio, non hanno dubbi sul quesito del tema proposto dal Panathlon e dall’Associazione dei giornalisti sportivi ieri a Tenero in una serata che ha riunito allo stesso tavolo i due autorevoli protagonisti a discutere appunto di stadio. C’è da notare che le soluzioni di nuovo stadio proposte dalla capitale economica e da quella amministrativa cantonale (oss. per la “capitale economica” presente il sindaco, per la “capitale amministrativa” presente il presidente dell’ACB) sono diametralmente opposte. Un’iniziativa privata, quella di Giulini, che con «utopia e un po’ di sano egoismo», parole del presidente dell’ACB, insiste nel voler realizzare il sogno di dare una nuova casa alla squadra granata. Un “disegno” pubblico con il concorso di privati quello abbozzato da Giudici per la futura arena luganese a Cornaredo, immaginata in un contesto di “poli” cittadini già definiti (universitario, culturale, fieristico, medico-scientifico), «ma che se non tornano i conti si può anche ridimensionare, sistemando il vecchio stadio», ha detto il sindaco. E una realtà, una terza via tra solo privato o solo pubblico per un’infrastruttura che impegna decine di milioni di franchi come quella dello stadio di Lucerna che si sta completando, illustrata dall’architetto Daniele Marques, uno dei progettisti del nuovo Allmend. «La città di Lucerna ha individuato nella partnership tra pubblico e privato la formula giusta per realizzare un impianto, con annesso centro sportivo, da 60 milioni di franchi. Certo, ha dovuto vendere i terreni dove sorgono due torri con 300 appartamenti per far quadrare i conti di un complesso residenziale e sportivo che alla fine supererà i 250 milioni di budget», ha sottolineato Marques.
E a proposito di costi e redditività di uno stadio, Giulini è stato quantomai deciso nel sottolineare una lacuna che ha riscontrato da quando è in Ticino e si è occupato di stadi: «Ho sempre sentito parlare di costi di realizzazione, di gestione, di problemi di sicurezza, di traffico, nessuno ha mai proposto uno studio serio sulla ricaduta, sull’indotto che può portare uno stadio. In Francia, ad esempio, hanno calcolato che ogni giocatore di una squadra professionistica porta 22 posti di lavoro, mi piacerebbe sapere quanto vale il calcio in Ticino come ricaduta economica», ha detto ribadendo la sua visione di uno stadio multifunzionale a Castione, che vive sette giorni su sette a prescindere dall’evento sportivo e che può generare posti di lavoro e ricchezza. Giudici ha annuito, ribadendo che anche per il nuovo polo sportivo-ricreativo che potrebbe sorgere a Cornaredo «prima di fare voli pindarici con i soldi della collettività occorre avere idee chiare su dove andremo a parare».