Castione, ‘tifosi: agli abitanti chi ci pensa?

L'Associazione AMICA ha preso atto del desiderio del "Gruppo di sostegno allo stadio di Arbedo-Castione" di lanciare una raccolta di firme, sottoforma di petizione, all'indirizzo del nuovo responsabile del DECS per far sentire la voce dei tifosi granata.

Ogni voce ha diritto di espressione, sia essa pro o contro una scelta che comunque non risolverà tutti i problemi, anzi ne creerà agli abitanti della zona.

Essere tifosi è semplice: non comporta nessun danno anzi di solito ci si sente motivati per sostenere la squadra.

La storia dei cittadini di Castione invece si basa su altre problematiche.

Gli stessi da anni sono confrontati con decisioni dell'Autorità che sempre più ha affrontato i problemi curandosi poco delle attese dei residenti. La zona è disastrata ed è visibile anche a un occhio poco attento e inesperto. In questi giorni sul quotidiano La Regione sono state pubblicate eloquenti foto del comune di Arbedo-Castione, riprese dall'alto. Quale cittadino tifoso vorrebbe vivere e progettare il futuro in una simile bidonville? Potrebbe essere la domanda di una petizione.

Non per niente questi stessi cittadini, mal rappresentati politicamente, hanno deciso di far sentire la loro modesta voce creando l'Associazione e ora i conti si fanno anche con lei perché a Castione decidono i cittadini del loro futuro. Non saranno i Giulini e i tifosi di turno che decidono se a Castione lo stadio si farà. Sarà ancora la popolazione del luogo a decidere, probabilmente con un referendum, che se vinto bloccherà la zona mantenendo lo scempio attuale che è comunque meglio del salto nel buio che c’è offerto. Siamo stufi degli imbonitori di turno e delle loro manie di grandezze, dei venditori di fumo stranieri, i moderni Tavannaray, che hanno l'ardire di promettere il paradiso in terra, costruendo babeli generatrici di traffico e inquinamento. Ci fa specie le” limitate” pseudo iniziative di matrimonio fra squadre rivali per forzare la situazione, ormai tutti sanno che di successo non ne avrà perché il tutto si fonda su bisogni virtuali.

Useremo solo le possibilità democratiche che ci sono riconosciute per combattere fino all'ultimo altro questo scempio, che vi piaccia o no. Da non scordare che se in zona industriale ci sono ancora terreni disponibili sono da ricondurre alle "solite" persone rognose che, pochi anni fa, hanno strenuamente combattuto contro il Municipio, pronto a "vendere" il territorio per la fantascientifica "Thermoselect", tra i cui amministratori c'erano le stesse persone che oggi stanno tentando di rimettere le mani sul territorio. Oggi i rognosi cittadini che fanno parte dell'Associazione sono ancora quelli.

L'ultima perla: è da oltre 50 anni che noi conviviamo con gli inerti e la loro lavorazione, i cui difetti almeno conosciamo. Anche se la variante al piano regolatore sarà accettata le montagne di sabbia e la produzione di beton non si sposterà di 1 metro. Le avrete sempre lì, adiacenti allo stadio e da tifosi, nelle solite giornate ventilate, lascerete lo stadio per spettacolari tempeste di sabbia sub-sahariana, dopo che la partita sarà sospesa.

Per il comitato AMICA

Alberto Robustelli

Arnaldo Gianini

La Regione ne ha fatto un'articolo il 12.04..11 12.04.11