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Gaio Ofonio Tigellino
Gaio Ofonio Tigellino, conosciuto anche come Sofonio Tigellino (Agrigento, 8 – Sinuessa, 69), è stato un politico romano, fu prefetto del pretorio e capo della Guardia pretoriana sotto Nerone.
Giovane e semisconosciuto fu accusato dell'adulterio della sorella dell'imperatore Caligola: dopo essere stato esiliato dal suddetto nel 39 d.C., fu richiamato in patria da Claudio. Durante il regno di questo imperatore fece fortuna gestendo ippodromi (in cui si svolgevano alcune corse dei cavalli) in Puglia e in Calabria. Sotto Nerone divenne prefetto dei vigili e successivamente prefetto del pretorio (62 d.C.).
A capo della guardia pretoriana fu uno dei più fedeli e feroci funzionari di Nerone e si distinse particolarmente durante la repressione, nell'anno 65 d.C., della cosiddetta congiura dei Pisoni, nella quale fu coinvolto anche il precettore dell'imperatore, Lucio Anneo Seneca, che per questo venne costretto al suicidio. Tigellino, raffigurato dagli storici sia antichi sia contemporanei come un personaggio rozzo e crudele, accrebbe di molto il suo influsso su Nerone, ma successivamente lo abbandonò quando apparve chiaro il successo dell'insurrezione guidata da Galba. Quando però anch'esso fu sopraffatto da Otone, quest'ultimo ordinò a Tigellino il suicidio, avvenuto per opera di un tizzone.
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Per il bene di Castione?

L'orecchio di Dionisio
Dal vocabolario
G. Devoto - G.C Oli
restauro s.m. 1 Riferito ad opera d’arte, o anche ad altri oggetti considerati artistici o di pregio, operazione tecnica intesa a reintegrare i particolari compromessi o deteriorati o ad assicurarne la conservazione.